Room 39 - ERNESTO TERLIZZI









 ERNESTO  TERLIZZI / Biografia

 Ernesto Terlizzi nasce ad Angri (Sa), il 22 novembre 1949. Dopo gli studi presso il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Napoli, intorno al 1965 si accosta alle proposte post-informali ed oggettuali che allora animavano il dibattito artistico partenopeo di alcuni maestri napoletani come  Di Ruggiero, Pisani, De Stefano e Spinosa. Questa esperienza didattica è un momento significativo nella formazione del giovane Terlizzi che risente degli influssi di tali insegnamenti pur senza improntarsene di un preciso riferimento espressivo. Nel 1970,  in Lucania, questa iniziale indagine informale si arresta bruscamente con il manifestarsi appieno di un intimo sentire con la terra madre e la natura, a favore di una indagine organica del segno grafico. Nascono in questo decennio, una lunga serie di iconografie antropomorfe di chiara denuncia sociale (mani, bulbi, ovuli, ed involucri umani), cariche di valenze surreali in cui “natura e uomo” si fondono in una particolare visione organica infittita di rimandi e allusioni. Opere queste esposte a vari edizioni del Premio Michetti di quegli anni e nelle personali di Firenze (Galleria Inquadrature, 1979); Napoli (Galleria San Carlo, 1980); Bergamo (Galleria Fumagalli, 1981); Venezia Mestre (Galleria Plus Art, 1984).

Nel corso degli anni ’80, l’indagine segnica in bianco e nero, gradualmente lascia il posto a un ritorno alla materia cromatica e una pratica informale, ora distribuita e filtrata mediante una griglia geometrica che da adesso in poi, diventerà una precisa connettività nella ricerca di Terlizzi. E’ soprattutto nelle opere di fine anni ottanta che emerge  una forte  carica cromatica con i diversi impasti di materie dense e sensuali: sono acrilici, gessi, carte vetrate e veline, catrami e pastelli,  a costruire materie di “paesaggi dell’anima”,  in un suggestivo viaggio nelle apparenze della natura. Nascono così opere come “Pulsioni” (1988); “Materia con sacco e oro” (1988); “Notturno” (1988) esposte prima a Perugia (Galleria Materiali Immagini, 1988) e poi nella personale napoletana presso l’Istituto Francese “Le Grenoble” (1989).

Il decennio successivo, poi, vede la ricerca polimaterica farsi sempre più  variegata e convincente, grazie ad un rigoroso  controllo cromatico che favorisce sempre più la percezione tattile e materica: in questo periodo più che la vivacità dei colori  l’artista preferisce una sorta di azzeramento, un uso  minimalista dei nuovi materiali utilizzati: sacchi, bende e garze, gessi e tessuti su cui l’artista cola segni sottili e densi come libera  introspezione dell’inconscio. Nascono in questo periodo le grandi tele di juta esposte nella personale a Macerata (Pinacoteca e Musei Comunali, 1990) e la serie dei bianchi gessati; opere di grande rarefazioni e trasparenze luminose esposte nella mostra di gruppo Sudart a Salerno (Galleria Paola Verrengia, 1995).

 Negli anni  a cavallo tra  il’90 e il  2000 la ricerca  polimaterica si fa sempre più attenta  e insistente al dettato plastico  con l’inserimento conseguente di altre materie come  il legno e la pietra. Queste nuovi materiali, legati  alle origini e al vissuto dell’uomo, conferiscono alle opere di questo periodo  un fascino misterioso sempre in bilico a metà tra pittura e bassorilievo, convogliando forti rimandi e ascendente evocative e ancestrali. In questo periodo l’artista realizza opere come “Corteccia” (2001); “La porta del tempo” (2001); “Buio e luce (2005); “Delle ali irruppero” (2005) esposte nella personale presso il Convento dei Frati FRAC di Baronissi (2006).  Questa ultima  e convincente fase  di ricerca continua  ad essere presente ancora nel suo lavoro tra fisicità della materia oggettiva e la presenza immateriale del segno grafico in una sorta di  sofferta e intima contaminazione di idee e di materiali. E’ proprio il disegno il protagonista recuperato nella sua  intimità  e essenzialità minimale delle sue ultime personali a Roma, Ferrara e Milano. In quella romana tenuta presso la storica Galleria Consorti di Via Margutta, è caratterizzata da queste nuove atmosfere polimateriche cariche di un struggente malessere esistenziale. A Ferrara i suoi lavori  dal titolo “Derive” vengono ospitati dalla Galleria del Carbone nel centro storico della città Estense.

Da questo momento il lavoro di Ernesto Terlizzi comincia a  interessarsi al problema dell’immigrazione clandestina con i continui e drammatici attraversamenti nelle acque del Mediterraneo, indagine, questa, che si è fatta sempre  più  assidua e incalzante nelle opere esposte nel 2014 a Milano  presso lo Spazio Tadini e recentemente nella mostra d’arte contemporanea “Artlante Vesuviano” alla Tekla di Sarno. Una ricerca davvero personale quella di Terlizzi, che pur affidandosi alla silenziosa e  intima presenza acromatica della materia cerca di condividere oggi  la violenza e le tragedie umane in un continuo,  sofferto e malinconico  dialogo.  (Biografia aggiornata  da Sandro  Bongiani).




Bibliografia essenziale dal 1980:

 1980 Renzo Margonari Presentazione Catalogo personale Galleria Fumagalli Bergamo; 1980 Marcello Venturoli “Il De rerum natura” Catalogo personale Galleria San Carlo, Napoli; 1982 Luigi Paolo Finizio “Una situazione a Napoli” Ed. IGEI Napoli; 1986 L. P. Finizio/M. Vitiello “Arte oggi in Campania” Ed. Fabbri Milano; 1988 Enrico Crispolti “Disegno Campania” Ed. Mazzotta Milano; 1988 M. Bignardi A. P. Fiorillo “Nel battito della natura” Ed. Asir Salerno; 1989 Michele Prisco “La ricerca della contemporaneità” Gazzetta delle arti, Venezia; 1990 Enrico Crispolti “La pittura in Italia” Il Novecento Ed. Electa Milano; 1991 Massimo Bignardi “The modernity of lirism” Ed. Esposito Napoli;   1991Giorgio Di Genova “Esaedro” Catalogo Premio Termoli Ed. Mondadori.1993 Giorgio Di Genova “Ernesto Terlizzi” Sturmenti Editorial Staf Cava De Tirreni Salerno; 1994 Massimo Bignardi G. Di Genova “Ernesto Terlizzi” Ed. Dedalos San Severo (Fg); 1997 Simona Barucco “Sedimentale” Ed. ArtexArte Villaricca Napoli; 1999 Massimo Bignardi “Angri territorio di transiti” Ed. Electa Napoli; 2001 Raffaele Nigro “L’occhio verticale” Ed.  Calamos Angri Salerno; 2002 Lucia Annunziata “Una luce per Sarno” Ed. Cerbone Napoli; 2002 Grazia Terribile “Confronti Attuali dell’immagine” Ed. Battaglia Milano; 2003 Massimo Bignardi “La pittura in Italia meridionale” Ed. Electa Napoli; 2004 Ada Patrizia Fiorillo “Le stagioni dell’Arte” Ed. Mexall, Scafati Sa; 2004 Carla Cotellessa e Renzo Margonari “Fuori dall’acqua” Ed. Buonaiuto Sarno; 2005 Giorgio Di Genova “Catalogo Collezione Permanente Generazione Anni 40” Ed. Bora Bologna; 2005 R. Pinto, G. Segato, C. R. Sciascia, W. Tode, D. Trombadori “Struttura/Oggetto” Edizioni Spring Caserta;   Antonio Del Guercio, Giorgio Pardi, Stefania Zuliani “Tensioni e Riflessi del Sangro” Ed. Caporale Atessa Chieti; 2006 Carlo Fabrizio Carli,Elena Pontigia, Claudia Terenzi “Catalogo 2 collezione permanente” Premio Termoli Ed. De Luca Roma; 2006 Giorgio Di Genova “Storia dell’arte italiana del 900 – Generazione anni quaranta, I e II Tomo, Ed. Bora Bologna; 2009 Erminia Pellecchia “La geografia degli approdi” Ed. Buonaiuto Sarno; 2010 C. F. Carli Catalogo 61 Premio Michetti “Diorama italiano” Ed. Vallecchi Firenze; C.F.Carli,P.Consorti,G.Di Genova,D.Maestosi “Ombra di luce organica” Catalogo personale Galleria Consorti Roma;

2011 V.Sgarbi Lo Stato dell’Arte “Regioni d’Italia”54 Biennale Internazionale d’arte  di Venezia Ed. Skira Ginevra-Milano. 2012 Renzo Margonari “L’Aspra verità della bellezza” Catalogo mostra personale Museo dell’alto mantovano Ed. MAM. 2013 G. Cerioli-M.Bertozzi “Angeli Contemporanei  CatalogoEd. Accademia d’Arte città di Ferrara; A.P.Fiorillo “Derive” catalogo mostra personale Galleria del Carbone Ferrara.  Carlo Fabrizio Carli “ Catalogo “Un mosaico per Tornareccio”; 2014 Carmine Siniscalco : Giorgio De Chirico e 36 artisti contemporaneo. Il libro d’arte e d’Artista Museo Brei’t hair Tela Viv. “ Melina Scalise- Francesco Tadini e Antonello Tolve Catalogo personale Spazio Tadini Milano.
 

Collezioni pubbliche permanenti:

Sue opere sono inserite in numerose collezioni pubbliche permanenti tra cui: Museo d’Arte Moderna, Durazzo Albania; Museo d’Arte Contemporanea, Ripe San Ginesio, Macerata; Consolato Venezuelano di Napoli; Pinacoteca e Musei Comunali, Macerata; FRAC Prima collezione permanente, Baronissi, Salerno; Pinacoteca Comunale, Termoli; Museo delle generazioni italiane del 900, Pieve di Cento, Bologna; Museo d’Arte Contemporanea, Gazoldo degli Ippoliti, Mantova; MUMI Fondazione Michetti, Francavilla al mare (Ch); CAM Casoria ContemporaryArtMuseum Napoli; Pinacoteca d’arte contemporanea Latina.

 E-mail:  ernestoterlizzi@virgilio.it  

 

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